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214 ..:: 28.08.2025

MARGHERITA DI SAVOIA: Il pattino di salvataggio sempre pronto per soccorrere l'uomo in mare.

Decisioni fulminee e sangue freddo: il bagnino di Trinitapoli che ha sfidato il mare per riportare a riva chi non ce l’avrebbe fatta da solo.
 

Sergio Del Buono, the silent guardian of the beaches of Margherita di Savoia. Quick decisions and a cool head: the Trinitapoli lifeguard who braved the sea to bring back to shore those who wouldn't have made it alone.

MARGHERITA DI SAVOIA - Ci sono lavori che sembrano routine, fatti di gesti ripetuti e silenzi quotidiani. Poi arrivano i momenti che cambiano tutto, in cui una decisione vale una vita. È quello che è accaduto a Sergio Del Buono, 22 anni, bagnino di Trinitapoli, che in meno di due settimane ha salvato quattro persone a Margherita di Savoia.
Il primo intervento è stato il 10 agosto allo stabilimento Torquemada. Due giovani in sella a una moto d’acqua si sono ribaltati improvvisamente, travolti dalle onde e incapaci di risalire a bordo. La corrente li allontanava, il vento aumentava e la paura cresceva. Dalla torretta, Sergio e il collega Fedele Albrizio hanno capito subito che non c’era tempo. Con il pattino di salvataggio si sono lanciati oltre la boa, remando con forza fino a raggiungerli. È stato un salvataggio rapido ma decisivo: i ragazzi, scossi e stanchi, sono tornati sulla sabbia con il respiro affannato ma salvi.
L’episodio successivo, solo otto giorni dopo, è stato ancora più complesso. Il 18 agosto al Lido Aurora il mare era agitato e la bandiera rossa segnalava chiaramente il divieto di balneazione. Nonostante l’avviso, una diciottenne e una bambina di otto anni sono rimaste intrappolate dalla corrente, incapaci di guadagnare la riva. Questa volta Sergio era solo. Ha valutato in un istante la situazione: il pattino sarebbe stato lento, il rischio troppo alto. Ha afferrato il “rescue can” e si è gettato tra le onde. Ogni bracciata era una lotta, ma la determinazione lo ha portato fino a loro. In pochi minuti le ha raggiunte, sostenute e riportate a riva, e dopo le prime manovre per espellere l’acqua ingerita, le ha consegnate sane e salve ai soccorritori del 118.
Sergio non ama definirsi eroe. Dice soltanto: «In mare ogni secondo è decisivo, potrebbe succedere di tutto». Parole semplici, ma che raccontano bene la responsabilità che grava su chi veglia ogni giorno dalla torretta. La sua prontezza e il suo coraggio hanno trasformato due possibili tragedie in ricordi di gratitudine.
Oggi in molti chiedono che il suo gesto venga riconosciuto ufficialmente dalle istituzioni. Non per una medaglia fine a sé stessa, ma per ricordare a tutti che il lavoro dei bagnini è fondamentale, fatto di sacrifici, attenzione costante e grande umanità. Sergio, intanto, guarda avanti: il suo sogno è entrare nella Guardia Costiera, per difendere il mare anche oltre la linea dell’orizzonte, a dodici miglia dalla costa.

 

Carla Minchillo
Redazione de La Sesta Provincia Pugliese
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carla.minchillo@lasestaprovinciapugliese.it  
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MARGHERITA DI SAVOIA: Il bagnino Sergio Del Buono.

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