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215 ..:: 29.08.2025

MARGHERITA DI SAVOIA: Il pattino di salvataggio sempre pronto per soccorrere i bagnanti.

Quando il mare chiama, Sergio Del Buono, il guardiano del mare, risponde sempre. Onde, paura e sangue freddo: il bagnino eroe di Trinitapoli che ha solo 22 anni.
 

When the sea calls, Sergio Del Buono, the guardian of the sea, always answers. Waves, fear, and composure: the heroic lifeguard of Trinitapoli (Italy) who is only 22 years old.

MARGHERITA DI SAVOIA - Ci sono giornate in cui il mare sembra un compagno di giochi, e altre in cui si trasforma in un avversario insidioso. È in quei momenti che la differenza tra vita e morte dipende dalla prontezza di chi osserva l’orizzonte con occhi vigili. A Margherita di Savoia, questa estate, quell’occhio attento ha avuto il volto giovane di Sergio Del Buono, 22 anni, bagnino di Trinitapoli che in appena otto giorni ha salvato quattro persone, trasformando due drammi annunciati in storie a lieto fine.
Il primo intervento è avvenuto il 10 agosto, allo stabilimento Torquemada. Una moto d’acqua si ribalta all’improvviso: due ragazzi finiscono in mare, travolti dalle onde che crescono di minuto in minuto. Il vento spinge forte, la paura li paralizza, i tentativi di risalire sul mezzo falliscono. Dalla torretta, Sergio e il collega Fedele Albrizio capiscono subito: non c’è un attimo da perdere. Avvisano il responsabile e scendono di corsa sul pattino di salvataggio. Le braccia fendono l’acqua, ogni colpo di remo è una sfida al mare agitato. Pochi istanti che sembrano eterni, poi finalmente l’aggancio: i due giovani vengono messi in sicurezza e riportati a riva. Stanchi, tremanti, ma vivi. Senza quell’intervento rapido e deciso, il bilancio sarebbe stato ben diverso.
Passano appena otto giorni e il mare presenta a Sergio una nuova prova, ancora più difficile. È il 18 agosto, quasi sera, al Lido Aurora. La bandiera rossa sventola come un monito chiaro: il mare è proibito, troppo pericoloso. Eppure una diciottenne e una bambina di otto anni si ritrovano intrappolate dalla corrente, incapaci di tornare verso la spiaggia. Le urla disperate, la lotta contro le onde, la paura negli occhi: la scena che Sergio osserva dalla torretta non ammette esitazioni. Questa volta è solo, e il pattino sarebbe troppo lento da manovrare. Prende il “rescue can”, stringe i denti e si lancia tra le onde, a nuoto libero. La risacca lo colpisce, ma ogni bracciata è più forte della paura. Raggiunge le due giovani, le rassicura, le aggancia, le sostiene e con forza le trascina verso la riva. Quando finalmente toccano la sabbia, dopo le prime manovre il Del Buono, le affida ai soccorsi del 118 che le prendono in carico: sono spaventate ma salve. Una vacanza che poteva finire in tragedia si conclude con un sospiro di sollievo.
Sergio non si definisce eroe. Sorride appena e dice: «In mare bastano pochi secondi per cambiare un destino di ognuno di noi». Parole che rivelano tutta la consapevolezza di chi vive ogni giorno con lo sguardo fisso sull’acqua, pronto a intervenire in silenzio, senza clamore. Intanto le parole riecheggiano sulla battigia e lunga la costa di Margherita di Savoia.
Oggi in molti chiedono che i suoi gesti vengano riconosciuti ufficialmente dalle istituzioni: non solo per premiare lui, ma per dare valore a una professione troppo spesso sottovalutata. Il lavoro del bagnino richiede attenzione, preparazione tecnica e coraggio costante. Qualità che questo ragazzo di soli 22 anni ha dimostrato di possedere.
Il suo futuro, confessa, lo immagina ancora legato al mare. «Vorrei entrare nella Guardia Costiera – racconta – per aiutare chi si trova in difficoltà anche lontano dodici miglia dalla costa. E’ quello che sogno. Mi auguro che un giorno possa raggiungerlo». Un sogno che nasce dall’esperienza vissuta sulla pelle: quella di chi sa che ogni secondo, tra le onde, può fare la differenza.

 

Carla Minchillo
Redazione de La Sesta Provincia Pugliese
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carla.minchillo@lasestaprovinciapugliese.it  
© RIPRODUZIONE RISERVATA

MARGHERITA DI SAVOIA: Il bagnino Sergio Del Buono.

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