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					 054 ..:: 07.10.2022 
					  
					  
					
					  
					..:: Sopra, la prima pagina della Symphony 
					No. 88 in G-Major, primo violino, di Franz Joseph Haydn.
					
					  
					  
					TRINITAPOLI ..:: La Sinfonia è un genere 
					musicale che si sviluppa nel Settecento. Inizialmente la 
					sinfonia era utilizzata come breve introduzione orchestrale, 
					solo in seguito, grazie alla scuola di Mannheim, essa 
					divenne un brano orchestrale articolato in più movimenti. 
					Franz Joseph Haydn scrisse 104 sinfonie, e tra le più note 
					citiamo la sinfonia n. 88.  
					La sinfonia n. 88, nella tonalità di Sol maggiore è stata 
					scritta da Haydn nel 1787, per Johann Peter Tost. E’ 
					composta da 4 movimenti.  
					Il primo movimento, l’Adagio, inizia con un’introduzione 
					lenta e brillante che non sviluppa un’idea tematica vera e 
					propria. La melodia reale è presentata successivamente, 
					nell’Allegro, dagli archi. La peculiarità di questo 
					movimento, consiste nella grande abilità dell’autore, che 
					inserisce diverse tonalità per arrivare al tema principale.
					 
					Il secondo movimento, il Largo, è scritto nella tonalità di 
					Re maggiore. Si apre con un tema melodico affidato al 
					violoncello solista, ripetuto poi dall’oboe, ed eseguito 
					infine da tutta l’orchestra con le diverse variazioni. 
					Rispetto al primo movimento, Haydn qui inserisce anche altri 
					strumenti come i timpani e le trombe.  
					Il terzo movimento, è un Minuetto, nella tonalità di Sol 
					maggiore. Si tratta di una danza, molto energica e vigorosa, 
					in cui l’autore inserisce degli elementi che rendono questa 
					sezione del brano molto espressiva e ritmata. Nel Trio, i 
					violini intonano le ottave, accentuate dagli altri strumenti 
					tra cui gli oboi e i flauti. Alle viole, invece sono 
					affidate le quinte, intensificate dai fagotti e dai corni. 
					La melodia è molto cantabile e di grande bellezza armonica.
					 
					Il quarto e ultimo movimento, è un Allegro con spirito, 
					sempre nella tonalità di Sol maggiore. Il Finale è molto 
					interessante, perché si tratta di una combinazione della 
					forma-sonata e di quella del ronḍ. Il tema è presentato dai 
					violini primi e dai fagotti, nella forma del ronḍ. L’autore 
					per stupire il pubblico inserisce numerose tecniche 
					compositive tra cui il contrappunto. Prima di giungere alla 
					fine del movimento, Haydn fa suonare ripetutamente ai vari 
					strumenti dell’organico solo le note iniziali del tema. 
					Nella parte conclusiva, il tema ritorna con un ritmo 
					diverso, con la successione di rapide note, che chiudono 
					l’opera con grande intensità e dinamismo.  
					Per quanto riguarda l’organico, Haydn ha scelto di inserire 
					il flauto, gli oboi, le trombe, i timpani, gli archi, i 
					fagotti e i corni. L’organico è uguale a quello da lui 
					utilizzato anche nelle altre Sinfonie, che sta a 
					testimoniare la consapevolezza e la crescita del suo 
					linguaggio musicale.  
  
					Alessia Zanna 
					  
					  
					  
					  
					  
					
						
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							Nella foto, il Maestro di Violino Alessia 
							Zanna, autrice dell'articolo inserito in questa 
							pagina web. | 
						 
					 
					
					  
					 
					
					  
					  
					  
					
					  
					  
					  
					
					 
					  
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