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					 006 ..:: 18.08.2021 
					  
					  
					
					  
					
					  
					..:: Nella foto, a sinistra il tenore 
					Pantaleo Metta e a destra il soprano Carmen Lopez.
					
					  
					
					  
					  
					TRINITAPOLI ..:: Sotto le stelle di fine 
					estate che si intravedono a stento, ecco apparire quasi per 
					magia, il Gran Concerto Bandistico ‘Città di Trinitapoli’ 
					diretto del maestro Domenico Virgilio. La tarda 
					serata del 18 Agosto 2021 ha inizio anche in questa città 
					dove le coordinate sono sempre quelle di un tempo. Le 
					campane della vicina Chiesa di San Giuseppe hanno rintoccato 
					da poco le 21:30.  
					Dopo aver mostrato all’ingresso dell’area circoscritta, il 
					famigerato “green pass”, la gente amante della “buona 
					musica”, ha occupato il posto a sedere in modo ordinato e 
					senza confusione. Il distanziamento è d’obbligo! 
					A presentare l’evento di questa sera vi è il professor 
					Domenico Putignano che nella sua duplice veste, 
					ringrazia particolarmente l’amministrazione comunale della 
					città per aver voluto onorare l’istituzione 
					artistico-musicale con le due manifestazioni. Il primo 
					concerto si è tenuto il giorno 5 Agosto con un repertorio di 
					musica leggera ed il secondo, quello di questa sera, 
					incentrato in due sezioni: musica lirica da una parte e 
					musica classica partenopea cantata e suonata in ogni parte 
					del Mondo, dall’altra. 
					Il professor Domenico Putignano rammenta ai presenti 
					che: 
					«La banda è come la nostra vita, 
					deve essere formata con amore,  
					sentimento e passione 
					su un’enorme tela 
					su cui rovesciare tutti i colori 
					per renderla sempre 
					gioiosa, amabile e melodiosa… 
					ma soprattutto colma  
					di magica armonia». 
  
					
					  
					..:: Nella foto, il 
					professor Domenico Putignano, presentatore della serata e 
					clarinettista del Gran Concerto Bandistico "Città di 
					Trinitapoli".
					  
					 
					Ad iniziare la serata spetta al tenore Pantaleo Metta, 
					con la prima aria tratta dall’opera lirica “Rigoletto” di 
					Giuseppe Verdi. Centrato sulla drammatica e originale figura 
					di un buffone di corte, l’intenso dramma di passione, 
					tradimento, amore finale e vendetta sono gli ingredienti che 
					fanno rivivere quegli attimi. La ballata cantabile con cui 
					spavaldamente il Duca dichiara la propria indifferenza verso 
					l’identità delle donne, ha inizio con: 
					«Questa o quella per me pari sono 
					A quant'altre d'intorno, d'intorno mi vedo 
					Del mio core, l'impero non cedo 
					Meglio ad una che ad altra beltà…». 
					 
					  
					..:: Nella foto, il tenore 
					Pantaleo Metta.
					  
					 
					Il secondo brano proposto è affidato al soprano Carmen 
					Lopez. Un’opera buffa scritta da Gioachino Rossini in 
					due atti. Nel brano, qui presentato, la bella Rosina, in 
					questa celeberrima “cavatina”. 
					Rosina, dalla sua stanza in cui vive praticamente reclusa 
					per via del suo gelosissimo tutore Don Bartolo, si dichiara 
					innamorata di Lindoro, il giovane di cui poco fa ha udito la 
					voce, e che si è a lei dichiarato con una serenata. Ma Come 
					fare con il tutore? Bisogna aguzzare l’ingegno! Rosina sa 
					che deve giocare astutamente la sua partita, e che non sarà 
					facile. Ma ce la metterà tutta! 
					Questa “cavatina” è un esempio di bel canto che inizia in 
					modo dolce e poi si fa via via più incisiva e briosa. 
					Richiede una grande maestria tecnica e agilità perché 
					abbonda di trilli, arpeggi, ornamenti e note molto acute che 
					il soprano Carmen Lopez ha interpretato 
					magnificamente.  
					Il testo ha inizio con: 
					«Una voce poco fa 
					qui nel cor mi risuonò; 
					il mio cor ferito è già, 
					e Lindor fu che il piagò. 
					Sì, Lindoro mio sarà; 
					lo giurai, la vincerò…». 
  
					
					  
					..:: Nella foto, il soprano 
					Carmen Lopez.
					 
					Continua la serata senza alcuna interruzione, un brano dopo 
					l’altro. La professionalità del tenore Pantaleo Metta 
					da una parte ed il soprano Carmen Lopez dall’altra, 
					unito alla bravura del direttore del Gran Concerto 
					Bandistico ‘Città di Trinitapoli’, maestro Domenico 
					Virgilio, e all’esperienza consolidata dei trenta 
					artisti orchestrali presenti sul palco, hanno dato vita ad 
					una serata piena di applausi, condivisione e apprezzamenti. 
					  
					
					  
					..:: Nella foto, il Maestro 
					Domenico Virgilio con un gruppo di orchestrali.
					 
					Il terzo brano proposto dalla direzione, è stata “Tu che 
					m’hai preso il cuor” il cui titolo originale in tedesco è 
					“Dein ist mein ganzes herz”, romanza scritta da Franz Lehar 
					nel 1929. L’operetta tratta da “Il paese dei sorrisi” inizia 
					con un Allegretto moderato, ma non troppo, prosegue con un 
					Allegretto e termina con un Allegro in coda. E’ un duetto 
					lirico d’amore che fa di questo brano uno dei classici delle 
					canzoni d’amore. 
					 
					Il quarto brano eseguito è stato rappresentato da “La donna 
					è mobile”, uno dei brani operistici più popolari grazie alla 
					sua estrema orecchiabilità e al suo accompagnamento 
					danzante. “La donna è mobile” di Giuseppe Verdi è l’aria più 
					famosa dell’Opera Rigoletto, un canto non troppo impegnato 
					che il Duca di Mantova canta nel momento della baldoria, 
					dopo aver chiesto che gli venga portata la giovane Maddalena 
					assieme a del vino. 
					Un tempo così allegro doveva restare nella mente del 
					pubblico: fu per questo che Verdi proibì la circolazione del 
					pezzo in anticipo rispetto alla prima dell’opera lirica, per 
					non rovinare l’attesa. Oltre ad essere un pezzo molto 
					allegro è anche posizionato strategicamente. 
					Grazie a questo “La donna è mobile” acquista un significato 
					importantissimo: siamo nel terzo atto dell’opera, i toni 
					severi di Rigoletto che rimprovera la figlia Gilda per il 
					suo amore aprono la scena; a seguire “La donna è mobile” 
					sarà poi il breve dialogo tra Rigoletto ed il sicario 
					Sparafucile nel quale si deciderà la morte del donnaiolo 
					Duca di Mantova che ha avuto il flirt con Gilda. 
					Le prime frasi dell’opera sono: 
					«La donna è mobile 
					Qual piuma al vento 
					Muta d'accento 
					E di pensiero 
					Sempre un amabile 
					Leggiadro viso 
					In pianto o in riso 
					E’ mensognero …». 
					 
  
					
					  
					..:: Nella foto: alcuni 
					momenti dell'evento.
					
					 
					Il quinto brano proposto è rappresentato da “La Traviata”, 
					una delle opere più famose di Giuseppe Verdi ispirata dal 
					libro “La signora delle camelie”. La prima rappresentazione 
					di quest’opera è stata eseguita al Teatro “La Fenice” di 
					Venezia il 6 marzo 1853. In quest’aria Violetta si interroga 
					su Alfredo e si chiede se è veramente lui l’amore che 
					avrebbe sempre voluto. Violetta però ha anche paura che 
					questo amore per lei possa essere una disgrazia e che crede 
					che l’unica cosa importante sia vivere nel piacere. Anche in 
					questo caso, l’organico dei trenta orchestrali del Gran 
					Concerto Bandistico ‘Città di Trinitapoli’ ha saputo 
					dare il meglio con gli ottavini, numerosi clarinetti, 
					trombe, tromboni, grancassa, contrabbassi ecc… 
					Le prime frasi dell’opera sono: 
					«E’ strano! E’ strano! In core 
					scolpiti ho quegli accenti! 
					Saria per me sventura un serio amore? 
					Che risolvi, o turbata anima mia? 
					Null’uomo ancora t’accendeva — O gioia 
					ch’io non conobbi, esser amata amando! 
					E sdegnarla poss’io 
					per l’aride follie del viver mio? 
					Ah, fors’è lui che l’anima 
					solinga ne’ tumulti 
					godea sovente pingere 
					de’ suoi colori occulti!...». 
					 
  
					
					  
					..:: Nella foto: alcuni 
					momenti dell'evento.
					 
					Il sesto brano offerto ai presenti è rappresentato da 
					“Parigi, o cara” tratto da “La Traviata” e più precisamente 
					è l’Atto III, scena 5. Alfredo finalmente raggiunge 
					Violetta; i due innamorati che il destino ha diviso possono 
					riabbracciarsi e sperare di ricominciare la loro vita 
					insieme proprio da dove è stata interrotta: lasciare Parigi, 
					tornare in campagna, dove la salute di Violetta rifiorirà. 
					Speranza vana, perché ormai la malattia è a uno stadio 
					troppo avanzato per sperare in una guarigione. 
					E così quasi per incanto, il tenore Pantaleo Metta 
					che interpreta Alfredo, inizia con: 
					«Parigi, o cara, noi lasceremo, 
					la vita uniti trascorreremo. 
					De’ corsi affanni compenso avrai, 
					la tua salute rifiorirà. 
					Sospiro e luce tu mi sarai, 
					tutto il futuro ne arriderà…». 
					 
					A cui risponde con grande perizia ed abilità, il soprano 
					Carmen Lopez che interpreta Violetta con: 
					«Parigi, o caro, noi lasceremo, 
					la vita uniti trascorreremo. 
					De’ corsi affanni compenso avrai, 
					la mia salute rifiorirà. 
					Sospiro e luce tu mi sarai, 
					tutto il futuro ne arriderà…». 
  
					
					  
					..:: Nella foto, il tenore 
					Pantaleo Metta.
					  
					 
					Il settimo brano di questa serata sotto le stelle nella 
					Città di Trinitapoli, situata nella Sesta Provincia 
					Pugliese, è rappresentato dall’apertura del terzo atto di 
					quest’opera. Possiamo paragonarla ad un miracolo “E lucevan 
					le stelle”. Puccini con le note dell’orchestra ci descrive 
					perfettamente uno spaccato della Roma dell’800, con i suoi 
					monumenti, la sua campagna, le sue pecore, i suoi pastori e 
					la sua straordinaria atmosfera. Il corno, quello strumento 
					tutto rigirato su se stesso che fa parte della categoria 
					degli ottoni, suona le prime note e ci accompagna subito in 
					questa stupenda atmosfera. L’orchestra curata del maestro 
					Domenico Virgilio suona le note di un’aria che 
					sicuramente tutti noi conosciamo fermando la nostra 
					attenzione sulla sommità immaginaria di Castel Sant’Angelo, 
					luogo dove è rinchiuso il nostro Cavaradossi, che con “E 
					lucevan le stelle”, dà il suo estremo saluto a Tosca e alla 
					vita, con un commosso e intensissimo canto. 
					Ma Cavaradossi, alla fine del suo canto, riceve una visita 
					assolutamente inaspettata: Tosca entra nella sua cella, 
					facendogli schizzare il cuore in gola.  
					E così ha inizio il brano con: 
					«E lucevan le stelle, 
					e olezzava la terra, 
					stridea l'uscio dell'orto 
					e un passo sfiorava la rena. 
					Entrava ella, fragrante, 
					mi cadea fra le braccia. 
					Oh! Dolci baci, o languide carezze, 
					mentr'io fremente 
					le belle forme disciogliea dai veli! 
					Svanì per sempre il sogno mio d'amore... 
					l'ora è fuggita, 
					e muoio disperato, 
					e muoio disperato! 
					E non ho amato mai tanto la vita! 
					tanto la vita». 
					 
					  
					..:: Nella foto, il Maestro 
					Domenico Virgilio, direttore del Gran Concerto Bandistico 
					"Città di Trinitapoli".
					  
					 
					L’ottavo brano che il Gran Concerto Bandistico ‘Città di 
					Trinitapoli’ ha regalato agli amanti della “buona 
					musica” intervenuti in questa occasione è stata la “Marcia 
					trionfale dell’Aida”. Aida è un’opera di Giuseppe Verdi, 
					rappresentata per la prima volta a “Il Cairo” in Egitto, nel 
					1871, in occasione dell’inaugurazione del Canale di Suez. 
					Narra la storia di una schiava etiope, Aida, innamorata del 
					guerriero egiziano Radamés. Purtroppo i due innamorati per 
					motivi diversi dalla loro volontà decideranno di morire 
					insieme e per questa scena viene eseguita la celebre “Marcia 
					Trionfale”.  
					 
					  
					..:: Nella foto: alcuni 
					momenti dell'evento.
					  
					  
					Il nono brano è rappresentato da una celebre 
					romanza “Nessun dorma”. E’ intonata dal personaggio di Calaf 
					all’inizio del terzo atto. Immerso nella notte di Pechino, 
					in totale solitudine, il “Principe ignoto” attende il 
					sorgere del giorno, quando potrà finalmente conquistare 
					l’amore di Turandot, la principessa di ghiaccio. Anche in 
					questo caso gli applausi iniziali e finali sono andati in 
					primis agli interpreti Pantaleo Metta, tenore, e 
					Carmen Lopez, soprano, oltre a tutti gli orchestrali. 
					E così ha inizio con: 
					«Nessun dorma, nessun dorma 
					Tu pure, o, Principessa 
					Nella tua fredda stanza 
					Guardi le stelle che tremano 
					D'amore e di speranza 
					Ma il mio mistero e chiuso in me 
					Il nome mio nessun saprà 
					No, no, sulla tua bocca lo dirò 
					Quando la luce splenderà 
					Ed il mio bacio scioglierà il silenzio 
					Che ti fa mia 
					(Il nome suo nessun saprà) 
					(E noi dovrem, ahimé, morir, morir) 
					Dilegua, o notte 
					Tramontate, stelle 
					Tramontate, stelle 
					All'alba vincerò 
					Vincerò 
					Vincerò…». 
					 
					  
					
					  
					..:: Nella foto: alcuni 
					momenti dell'evento.
					  
					
					 
					Il decimo brano interpretato è “Tace il labbro” da “La 
					vedova allegra” è la storia narrata tra l’ambasciatore in 
					Francia del fantasioso Regno del Pontevedro, Mirko Zeta, che 
					ha ricevuto l’incarico da parte del suo sovrano di far al 
					più presto sposare con un pontevedrino Hanna Glavari, la 
					ricca vedova del banchiere di corte. L’obiettivo è quello di 
					evitare il flusso dei milioni del defunto verso l’estero, 
					con il conseguente crollo dell’economia del piccolo Stato. 
					L’operetta scritta originariamente in tedesco, presto la 
					tradussero anche in lingua italiana. 
					E così ha inizio con: 
					«Tace il labbro, 
					“L’amo”, dice il violin, 
					le sue note dicon tutte 
					“M’hai da amar”. 
					Della man la stretta 
					chiaro a me parlò: 
					“Sì, è ver, tu m’ami, 
					tu m’ami, è ver”. 
					Della man la stretta 
					chiaro a me parlò: 
					“Sì, è ver, tu m’ami, 
					tu m’ami, è ver”...». 
					 
  
					
					  
					..:: Nella foto, il soprano 
					Carmen Lopez.
					  
					
					  
					..:: Nella foto, il tenore 
					Pantaleo Metta.
					 
					L’undicesimo brano donato ai presenti è “Libiamo nei lieti 
					calici”. E’ il brindisi a tempo di valzer più bello della 
					storia della musica mondiale. Quest’aria corale e duetto 
					viene eseguita nel primo atto dell’opera lirica italiana più 
					conosciuta al Mondo. “La Traviata” debuttò al teatro “La 
					Fenice” di Venezia nel 1854 ed è uno dei momenti più belli 
					di questo capolavoro della musica.  
					Il testo ha inizio con: 
					«Libiamo, libiamo ne' lieti calici, che la bellezza infiora 
					E la fuggevol, fuggevol ora s'inebriì a voluttà 
					Libiam ne' dolci fremiti che suscita l'amore 
					Poichè quell'occhio al core onnipotente va 
					Libiamo, amore, amore fra i calici più caldi baci avrà 
					Ah! Libiam, amor fra' calici più caldi baci avrà 
					Tra voi, tra voi saprò dividere il tempo, mio giocondo 
					Tutto è follia, follia nel mondo ciò che non è piacer 
					Godiam, fugace e rapido il gaudio dell'amore 
					È un fior che nasce e muore, nè più si può goder 
					Godiam! C'invita, c'invita un fervido accento lusinghier 
					Ah! Godiamo! La tazza, la tazza e il cantico, la notte 
					abbella e il riso 
					In questo, in questo paradiso ne scopra il nuovo dì …». 
  
					  
					
					  
					..:: Nella foto, il Maestro 
					Domenico Virgilio, direttore del Gran Concerto Bandistico 
					"Città di Trinitapoli".
					  
					  
					
					  
					..:: Nella foto, a sinistra 
					il tenore Pantaleo Metta e a destra il soprano Carmen Lopez.
					 
					E’ così, dopo aver brindato tutti assieme, artisti e 
					pubblico presente, non potevano mancare i classici 
					partenopei cantati e suonati in tutto il Mondo: da “Granada” 
					a “O sole mio”, da “Turna a Surriento” a “O surdato 
					nnamurato”, per concludere con “Funiculì funiculà”.  
					Anche in questo caso, il tenore Pantaleo 
					Metta e il soprano Carmen Lopez si sono distinti 
					vivacemente. Il Gran Concerto Bandistico ‘Città di 
					Trinitapoli’ diretto dal maestro Domenico Virgilio 
					con i suoi trenta orchestrali, potrà posare una pietra 
					miliare sul loro gonfalone a loro favore. 
					  
					  
					
					  
					..:: Nella foto, il tenore 
					Pantaleo Metta e il Maestro Domenico Virgilio in uno dei 
					momenti più belli dell'evento artistico trinitapolese.
					  
					
					  
					..:: Nella foto, il soprano 
					Carmen Lopez e il Maestro Domenico Virgilio in uno dei 
					momenti più belli dell'evento artistico trinitapolese.
					  
					La presenza ed il coinvolgimento del 
					pubblico durante tutto l’evento artistico-musicale è stato 
					alquanto brillante. 
					Ad Majora! 
					 
					Agostino Del Buono 
					
					agostino.delbuono@lasestaprovinciapugliese.it
					 
					  
					 
  
					  
					  
					
					
					
					  
					  
					  
					
					  
					  
					  
					
						
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							Titoli Artistici per GPS II Fascia a Roma, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Rovigo, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Salerno, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Sassari, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Savona, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Siena, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Siracusa, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Sondrio, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Taranto, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Teramo, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Terni, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Torino, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Trani, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Trapani, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Trento, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Treviso, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Trieste, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Udine, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Varese, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Venezia, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Verbano, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Vercelli, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Verona, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Vibo Valentia, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Vicenza, Titoli 
							Artistici per GPS II Fascia a Viterbo, Concorso 
							Musicale Nazionale Arpa, Concorso Musicale Nazionale 
							Chitarra, Concorso Musicale Nazionale Clarinetto, 
							Concorso Musicale Nazionale Corno, Concorso Musicale 
							Nazionale Fagotto, Concorso Musicale Nazionale 
							Fisarmonica, Concorso Musicale Nazionale Flauto, 
							Concorso Musicale Nazionale Oboe, Concorso Musicale 
							Nazionale Percussioni, Concorso Musicale Nazionale 
							Pianoforte, Concorso Musicale Nazionale Saxsofono, 
							Concorso Musicale Nazionale Tromba, Concorso 
							Musicale Nazionale Violino, Concorso Musicale 
							Nazionale Violoncello, Concorso Musicale Nazionale 
							Canto, Concorso Musicale Nazionale Contrabasso, 
							Concorso Musicale Nazionale Organo, Trombone, 
							Concorso Musicale Nazionale Viola, Concorso Musicale 
							Nazionale Basso Tuba, Concorso Musicale Nazionale 
							Clavicembalo, Concorso Musicale Nazionale Mandolino, 
							Concorso Musicale Nazionale Flauto Traverso, 
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