048 ..:: 04.10.2022

..:: Sopra, L'anello del Nibelungo. L’oro
del Reno. La Walkiria. Sigfried. Il crepuscolo degli dei.
Guida musicale per Hans von Wolgen. terza edizione WAGNER
Riccardo. Publicato dai Fratelli Bocca, Torino, 1920.
TRINITAPOLI ..:: L'oro del Reno è il primo
dramma musicale contenuto nell’Anello del Nibelungo,
composto da Richard Wagner. La prima rappresentazione si
tenne il 22 settembre 1869 al Teatro di Monaco di Baviera.
Il brano presenta un solo atto, diviso però in quattro
scene.
La prima scena si apre con l’immagine delle tre ninfe
Woglinde, Wellgunde e Flosshilde (figlie del Reno, e
guardiane dell’oro che si trova nel fiume) che si divertono
nell'acqua. Mentre stanno nuotando, vedono sgorgare dalla
superficie terrestre un nano di nome Alberich. Egli cerca di
inseguirle, quando all’improvviso si accorge
dell’inestimabile tesoro nascosto sul fondo delle acque, e
se ne appropria.
La seconda scena inizia con la rappresentazione di Wotan
(capo degli dèi), che insieme alla moglie (Fricka) attendono
con trepidazione il completamento della nuova una residenza
divina, il Walhalla. L’incarico era stato commissionato a
Fasolt e Fafner, ai quali Wotan come ricompensa aveva
promesso la dea Freia. In suo soccorso, però arrivano i due
fratelli Donner e Froh, che sono pronti a battersi per
proteggerla. Ad un certo punto, grazie alla rivelazione
fatta da Loge, sull’oro rubato da Alberich, Wotan per
estinguere il debito, propone di consegnare ai giganti l’oro
ritrovato, invece della dea.
La terza scena inizia con Wotan e Loge, che per curiosità
discendono sotto la superficie terrestre per scoprire il
regno sotterraneo di Alberich. Quest’ultimo, sicuro del suo
forte potere, ordina agli altri nani di cavare dalla crosta
terrestre l’oro rimasto, per accumulare più ricchezze. Wotan
e Loge, con degli stratagemma riescono ad intrappolare
Alberich e lo portano con loro in superficie.
Nella quarta e ultima scena, Alberich per farsi scarcerare
dovrà rinunciare a tutto il suo tesoro. Dovendo consegnare
anche l’anello, egli lo maledice affinché porti sfortuna a
tutti coloro che se ne impossesseranno. Wotan sottovaluta il
malaugurio e si infila l'anello, desideroso di portarlo
sempre con sé. Ma i giganti non sono del tutto soddisfatti
del tesoro e pretendono anche l'anello. Dopo un po’, in
seguito alle maledizioni pronunciate da Erda, dea della
terra, Wotan decide di consegnare l’anello. Intanto, le
disgrazie iniziano ad attuarsi con Fafner, che assassina il
fratello Fasolt perché era spinto dal forte desiderio di
volersi impadronirsi del tesoro. La scena si chiude con gli
dei che si trasferiscono nella loro nuova abitazione, e con
le figlie del Reno, che lamentano l’oro perso.
Il preludio dell’Oro del Reno è ritenuto il brano più
illustre dell’intera tetralogia. Esso consta di 136 battute,
e la melodia è costruita sull’accordo di Mi bemolle
maggiore. L’introduzione conta 16 battute, e si apre con una
lenta ottava del mi bemolle maggiore. Dalla battuta 17
troviamo il ritmo composto di 6/8, e la melodia basata sul
Mi bemolle maggiore è ulteriormente confermata
dall’esecuzione di un accordo di Mi bemolle presentato dai
corni. Wagner, utilizza la tecnica del Leitmotiv, cioè
inserisce numerosi motivi conduttori nel corso dell’opera. A
battuta 32, sulle note di Mi bemolle, sol e si bemolle,
spunta il primo motivo, quello della Natura. L’autore, qui
ci propone un accrescimento dell’organico orchestrale,
soprattutto per quanto riguarda gli ottoni. Sulla
successione delle prime cinque note della scala diatonia, si
sviluppa il secondo motivo, quello del Reno, che è
considerato una variazione del primo motivo. L’orchestra
diviene sempre più numerosa, con l’ingresso degli archi che
si uniscono alla melodia suonando delle battute di croma.
Si può notare, come le quattro scene dell’Oro del Reno, sono
suddivise in episodi che si basano sui diversi personaggi
intorno a cui ruota la vicenda. Gli episodi sono strutturati
su diverse tonalità. Nella prima scena, troviamo la tonalità
di Mi b maggiore, su cui l’autore inserisce delle
modulazioni che portano in brano prima in Do maggiore e poi
in Do minore. Nella seconda scena, invece, abbiamo una
melodia che inizia da re b maggiore, per poi modulare sul re
naturale, sul mi, sul fa, e arrivare nel finale sul fa#.
Per le voci, Wagner usa il basso (Wotan, Donner, Fafner,
Fasolt, Alberich), il tenore (Froh, Loge, Mime), il
contralto (Flosshilde, Erda), il mezzosoprano (Fricka), e il
soprano (Freia, Wellgunde, Woglinde).
Alessia Zanna
..:: Note e approfondimenti. |
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Nella foto, il Maestro di Violino Alessia
Zanna, autrice dell'articolo inserito in questa
pagina web. |

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