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002 ..:: 18.01.2019 :: 18:00

::: E-mail e password rubate dagli hacker.
MILANO ..:: Sono appena trascorsi a mala
pena una quindicina di giorni da quando sono stati hackerati
i dati personali di centinaia di politici tedeschi. Erano i
primi giorni di questo nuovo anno quando alcuni media della
Germania diffondevano i numeri di cellulari, chat, lettere,
dati di carte di identità, conti correnti ed informazioni
sulle carte di credito delle persone colpite.
A distanza di una quindicina di giorni un nuovo attacco.
Questa volta si tratterebbe di milioni di mail e password
rubate non solo a persone note ma anche al povero cittadino
che è costretto ad avere un indirizzo e-mail per risparmiare
quell’euro relativo all’invio per ogni comunicazione che lo
riguarda: luce, acqua, gas e così via dicendo.
Quando un hacker o un pirata informatico entra nell’idea di
colpire qualcuno o qualcosa, lo fa senza guardare in faccia
nessuno, né se proviene dalla borghesia (grandi proprietari
di fondi, imprenditori, alti dirigenti di società,
professionisti ecc…), né se appartiene alla piccola
borghesia (operai, commercianti, religiosi…), né tantomeno
se fa parte del proletariato (operai comuni ecc…).
E così in questi giorni alcuni esperti informatici hanno
portato via di nascosto, in modo illecito, catalogandoli in
un data base, sia le e-mail sia le password di milioni di
cittadini di tutto il Mondo mettendoli a disposizione di
chiunque sul web. L’archivio «de quo» denominato “Collection
#1” allo stato attuale è stato spostato e rimosso in modo da
non allarmare gli utilizzatori del web.
Ma a questo punto, ognuno di noi che utilizza la normale
casella di posta elettronica, gli viene il dubbio se anche
il suo account è stato colpito ed è inserito in questo
speciale database e come fare per essere un tantino più
sicuro.
Per quelli che ci tengono alla loro “Privacy” si suggerisce
di collegarsi al sito
https://haveibeenpwned.com/ amministrato da Troy
Hunt, ricercatore ed esperto in sicurezza informatica
canadese che ha scoperto il “data base” in questione, noto
anche per l'educazione pubblica e la sensibilizzazione su
argomenti di sicurezza.
In questo sito, si inserisce il proprio indirizzo e-mail e
si ha subito il risultato se le password relativo al proprio
indirizzo è stato compromesso da “Collection #1” oppure no.
E’ una operazione molto semplice, che non costa nulla, e, in
una manciata di secondi sapremo come comportarci e prendere
le decisioni mirate.
Se il risultato è negativo e si ha un risultato del genere:
«Good news — no pwnage found! No breached accounts
and no pastes (subscribe to search sensitive breaches)»
evidenziato su uno sfondo verde, bene, allora possiamo stare
tranquilli a continuare ad utilizzare l’indirizzo e-mail con
la nostra password di accesso.
Se il risultato è positivo e si ha un risultato appresso
indicato: «Oh no — pwned! Pwned on 1 breached site
and found no pastes (subscribe to search sensitive breaches)»
evidenziato con il colore “terra bruciata”, allora dobbiamo
immediatamente correre ai ripari e modificare
istantaneamente la password di accesso collegata alla nostra
e-mail.
Si consiglia di non modificare la nostra password inserendo
solo uno o due caratteri in più a quella che utilizzavamo in
precedenza, perché i professionisti del settore possono
tranquillamente indovinare le due lettere aggiunte. Occorre
creare una nuova password fatta di maiuscole, minuscole,
segni speciali e numeri. Agli inizi sarà difficile
ricordarsela ma a lungo termine avremo alcuni benefici e
quindi il nostro sforzo sarà interamente ricompensato. Un
altro consiglio che mi sembra utile dare è quello di non
cambiare la password ogni tanto in quanto se è ben composta,
lunga, robusta e unica si può evitare questo continuo
cambiamento.
Ci auguriamo che questo piccolo accorgimento possa essere di
contrasto e proteggersi dagli hacker.
Ad Majora!
Agostino Del Buono
agostino.delbuono@lasestaprovinciapugliese.it
| Note:
E-mail rubate - Password rubate.
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